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Direttiva europea 2009/136/CE: tutela della vita privata nelle comunicazioni elettroniche

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Indice articoli

DISEGNARE LA CITTÀ DI DOMANI, DARE UN FUTURO

4 – Mobilità/viabilità

La Segrate del futuro dovrà essere una comunità ospitale, un luogo accogliente in cui le persone e le idee potranno confrontarsi e muoversi rapidamente, i cittadini potranno risparmiare sui costi e accrescere la qualità della loro vita, operando in sintonia e con senso di responsabilità verso l’ambiente e verso gli altri, dialogando e partecipando dei servizi, all’interno e all’esterno del Comune, in un’ottica di vera Città Metropolitana.
La connettività e la mobilità hanno, in questo quadro, un ruolo decisivo.
Manca a Segrate un piano complessivo della mobilità, che incida significativamente sulla riduzione del traffico veicolare incrementando l’uso del trasporto pubblico attraverso una maggiore efficienza dello stesso.

4.1 Piano di revisione del trasporto pubblico

La nuova amministrazione opererà per una revisione complessiva delle politiche sin qui attuate in tema di trasporto pubblico cittadino, che presenta oggi caratteristiche insufficienti. Centrale è per noi una efficiente integrazione con i comuni limitrofi, nello spirito di una vera Città Metropolitana.
Sono una decina le linee pubblica su gomma che servono il nostro territorio comunale: sette sono gestite da ATM, una dalla STAR, due da AGI. Vi sono poi le due linee del passante ferroviario, S5 e S6. Le linee su gomma sono gestite sia in ottica di linee classiche (con un proprio orario di funzionamento nell’arco della giornata) che come servizi a chiamata. A queste si affiancano le linee scolastiche.

Il piano di revisione sarà così articolato:

  • valutazione nell’immediato della funzionalità della struttura presente in termini di servizio offerto, costi sostenuti per cittadino (sia come carico privato che in termini di costo per l’amministrazione) e grado di soddisfazione;
  • conseguente sviluppo di un piano di intervento con prospettive evolutive del servizio (e contemporanea riduzione del traffico privato basato su auto) puntando alla risoluzione dei problemi percepiti attualmente (assenza di un biglietto unico integrato, costi elevati degli abbonamenti/corse in relazione al breve tratto extraurbano interessato, tabella oraria carente lungo varie linee, difficoltà nell’acquisto dei biglietti, carenza di infrastrutture quali pensiline di attesa e monitor di previsione dei passaggi). In questa fase si potranno sfruttare strumenti quali tabelle orarie flessibili o percorsi preferenziali per razionalizzare il rapporto costi/servizi. Una fase di test di un anno consentirà di affinare il piano stesso e renderlo adeguato alle diverse esigenze;
  • raccordo con scambi efficienti della stazione con tutti i quartieri di Segrate, tenuto conto che il servizio del passante ferroviario è in questo momento il più efficace nel collegamento con Milano e con altre destinazioni lombarde; già molto utilizzato, esso deve diventare davvero centrale nel quadro del trasporto cittadino.

Ad esempio, per quanto riguarda la linea ATM 924 (Lambrate – Segrate – Vimodrone MM2 Burrona), si insisterà con ATM e Comune di Milano perché il capolinea di Milano in piazza Titano, ora senza servizi e poco illuminato, venga reso finalmente decoroso; tutte le pensiline vanno sistemate con pannelli di indicazione degli orari di arrivo e segnalazione dei ritardi.

4.2 Una stazione ferroviaria degna di Segrate

La stazione va ripensata ex-novo e la sua vivibilità va garantita migliorando la sicurezza e portandovi servizi (vendita biglietti, caffetteria, adeguati parcheggi, aree coperte anche per parcheggio cicli e motocicli, ciclofficina, etc.) che migliorino l’accoglienza ai passeggeri, anche a vantaggio del neonato limitrofo quartiere Segrate Village.

4.3 La viabilità speciale

La cosiddetta viabilità speciale, deviazione della Cassanese tra Pioltello e Lambrate verso l’area dell’ex Dogana in trincea ipogea, già da due decenni in gran parte scavata nel tratto Segrate Centro–svincolo Lambrate, dovrà essere realizzata per alleggerire il traffico di attraversamento, e anche per servire (come unico accesso) il Centro Commerciale Westfield. I piani viabilistici del Westfield si basano esclusivamente sul trasporto privato, che si stima genererà un flusso di traffico di varie migliaia di auto al giorno.
Nell’interesse della città, saranno evitati mescolamenti del traffico cittadino con quello di questa arteria, che resterà isolata dalla viabilità ordinaria del Comune.
La nuova amministrazione comunale, pur non ricadendo la gestione della viabilità speciale nelle sue strette competenze, dovrà vigilare affinché la realizzazione di questa fondamentale infrastruttura avvenga in tempi celeri e nel rispetto delle regole.

4.4 La viabilità ordinaria

Ci impegneremo per una attenta opera di manutenzione delle strade esistenti e di revisione di alcune strade e sensi unici, dove occorre migliorando le zone pedonali (inclusi i marciapiedi), quelle ciclabili e lo scorrimento del traffico. Particolarmente urgente e fondamentale è, ad esempio, la messa in sicurezza delle pericolose rotonde oblunghe sulla Cassanese.
Una puntuale tempestiva verifica sarà effettuata sulla qualità degli interventi svolti sul manto stradale in occasione di interventi straordinari (scavi per tubature, etc.).

4.5 I trasporti di domani: M4 e stazione di interscambio

Oltre al sistema del passante ferroviario, lo sviluppo del trasporto pubblico va pensato in previsione della realizzazione della linea metropolitana M4 con capolinea all’aeroporto di Linate la cui attivazione richiede, secondo le attuali previsioni, circa sette anni di lavori.
Il prolungamento della M4 tra Linate e Segrate centro va considerato un progetto di assoluta importanza e utilità, sul quale la nuova amministrazione si impegnerà ad aprire un tavolo di valutazione e di lavoro con gli enti e le amministrazioni interessati (tra cui il Comune di Milano, la Regione Lombardia e il Ministero) nonché con nuove realtà industriali quali quelle connesse con il nuovo Centro Commerciale.
Nel contesto di un piano di rilancio complessivo dell’offerta di trasporto pubblico, la stazione di Segrate va vista in ottica futura come una stazione di interscambio (o di porta), ossia come un centro di connessione fra servizi su gomma, linee del passante ferroviario e M4.
La possibilità di realizzare attraverso di essa un ponte carrabile tra i quartieri Novegro/Tregarezzo e Redecesio/Segrate centro, consentirebbe finalmente di aprire una via adeguata di connessione Nord-Sud venendo a relegare il cosiddetto “ponte degli specchietti” di via Morandi al ruolo ausiliario che, per la sua struttura, avrebbe dovuto svolgere da sempre.

4.6 Ciclabilità

Segrate è un territorio ideale per muoversi in bicicletta, potendo fruire del territorio quale espressione di libertà e di contatto con la natura, nel pieno rispetto dell’ambiente. Il suo uso deve essere agevolato, come avviene in numerose città europee.
Tuttavia, la nostra città rimane tuttora pensata per il trasporto automobilistico, con quello in bicicletta in posizione del tutto secondaria.
I nostri obiettivi sono, nel quadro di un Piano di Governo della Ciclabilità da aggiornare e verificare periodicamente:

  • completare la realizzazione di una vasta rete di piste ciclabili sia interne ai quartieri sia di collegamento tra i quartieri e, soprattutto, con i comuni confinanti, di concerto con questi. Solo un collegamento confortevole e veloce con le aree del trasporto pubblico (stazione, MM Burrona, Lambrate e Udine) può convogliare un crescente numero di cittadini al trasporto su due ruote meno inquinante ed alleggerire così, contemporaneamente, la viabilità cittadina;
  • rendere le piste meglio utilizzabili, cercando di garantire ovunque una larghezza minima di 1,5 m per corsia e sperimentando la predisposizione di tettoie (anche coperte da pannelli solari) sulle piste ciclabili per proteggere dalla pioggia e dalle intemperie i ciclisti anche d’inverno come previsto in realtà di sostenibilità d’eccellenza (progetto città “By Bike”);
  • realizzare e promuovere parcheggi per bici, sia nelle vie, nei luoghi di ritrovo e di servizi cittadini, sia all’interno dei condomini;
  • realizzare una bici-stazione presso la stazione ferroviaria, con servizio di custodia noleggio e riparazione (ciclofficina) sull’esempio di quello già attivo a San Donato Milanese, per incentivare maggiormente l’uso della linea ferroviaria del passante.

4.7 Bike-sharing e car-sharing

Per rendere Segrate una città di qualità, ossia una “smart city”, lavoreremo per l'allargamento a Segrate dell'offerta di condivisione di biciclette (bike-sharing) e di auto (car-sharing) presente a Milano, in un'ottica di integrazione con la Città Metropolitana.

5 – Economia: lavoro e ricerca

Nella situazione di crisi economica globale e, in specifico, italiana – quest’ultima esito anche di politiche del lavoro, dello sviluppo economico e della ricerca del tutto insufficienti – il Comune, nonostante i suoi mezzi sempre più limitati, ha un ruolo strategico nello sforzo di arginare e contrastare gli effetti della crisi. Il Comune infatti è più vicino al territorio, alle persone e ai soggetti, può operare in sintonia con loro e tentare più agevolmente nuove soluzioni, a patto che si trasformi in soggetto attivo di politiche economiche innovative e in animatore di vita sociale: ascoltando, immaginando, sperimentando, ripensando alcuni dei suoi servizi in funzione di nuovi tempi e modi del lavoro. Sapendo di doversi trasformare in un baluardo contro le difficoltà economiche e sociali e in motore di speranze e di energie.
Oggi tutto questo a Segrate manca, perché le scelte delle amministrazioni passate si sono orientate verso formule stereotipate (legate all’edilizia e alla grande distribuzione) e grigie, agendo da portavoce di potentati economici locali.
La nuova amministrazione vuol fare del rilancio economico di Segrate un elemento fondamentale di impegno. È nostro obiettivo fermare la migrazione delle aziende oggi presenti sul territorio cittadino verso altri Comuni limitrofi per loro più convenienti e, anzi, invertire questa tendenza attraendone di nuove, tramite tutte le leve operative su cui un Comune può agire. In tale ambito si ritiene che i settori dell’innovazione, della creatività, della piccola-media impresa e delle nuove tecnologie siano particolarmente adatte al territorio di Segrate, in prospettiva presente e futura.

5.1 Un polo per la ricerca e l’innovazione

La nuova amministrazione si impegnerà lungo due linee principali:

  • la prima, strategica, rivolta a un piano generale affinché il nuovo Polo Est della Città Metropolitana possa a breve connettere le aree di Rubattino con quelle dell’ex-CISE, che dovranno essere recuperate con l’insediamento di aziende operanti nel settore ricerca e innovazione. Inoltre è nostro impegno operare affinché nella zona dell’ex-ferrovia sorga un Polo terziario destinato alla ricerca e all’innovazione tecnologica;
  • la seconda, contingente, di creare un rapporto organico e consapevole con la variegata realtà lavorativa segratese, così da poter formulare un piano progressivo di intervento in accordo con gli elementi di propria competenza. In tal senso saranno rivisti completamente i metodi, gli strumenti e le metriche di valutazione dello sportello unico attività produttive (SUAP), ponendo alla base del suo funzionamento un rapporto capillare e costante nel tempo con tutte le realtà produttive del territorio.

5.2 Attrattività per le imprese

La nuova amministrazione intende quindi intraprendere tutte le azioni possibili per facilitare l’attività d’impresa e per favorire l’insediamento nel proprio territorio di imprese caratterizzate da forte innovazione (settori high-tech e industria creativa), ritenendole particolarmente importanti per lo sviluppo economico del nostro territorio e la creazione di posti di lavoro qualificati.
Le agevolazioni andranno soprattutto indirizzate all’attrazione e al mantenimento di imprese e start up nei settori terziario high-tech, e in particolare:

  • settori terziari a elevato contenuto tecnologico come definiti dall'Osservatorio nazionale sui Distretti tecnologici, in specie verso i servizi di telematica, robotica, medicina, eidomatica, ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell’ingegneria, comunicazioni, ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche;
  • start up innovative come definite da registro imprese;
  • attività che abbiano vinto almeno un bando europeo sulla ricerca e l’innovazione negli ultimi 5 anni;
  • attività creative come classificate da ONU Comtrade (architettura, artigianato artistico, pubblicità, design, moda, cinema e video, musica, arti dello spettacolo e arti visive, editoria, radio e televisione);
  • nel settore dei nuovi artigiani a elevato carattere tecnologico.

Tra gli strumenti adottabili per rendere Segrate una città semplice, “low-tax” e appetibile per le aziende e realtà innovative: le agevolazioni fiscali, la semplificazione amministrativa e la facilitazione dei processi mediante digitalizzazione e automazione, la diminuzione di oneri e standard puntando sull’utilizzo e la riqualificazione dell’edilizia esistente.

5.3 Ricerca

La nuova amministrazione dedicherà una particolare attenzione a intraprendere una relazione e un rapporto dialettico, sinora del tutto assenti, con le principali attività di ricerca (medica, di base, ecc.) sul territorio. Segrate da anni ospita centri di ricerca di eccellenza facenti capo al San Raffaele, alcune sezioni del CNR, dell’INFN, dell’Università di Milano e alcune piccole imprese in parte dedite alla ricerca industriale.
Si indirizzeranno queste relazioni sia verso il supporto alla ricerca, come elemento qualificante per la città e come possibile indirizzo per il futuro dei nostri giovani, sia come sprone a raccogliere e promuovere elementi di trasferimento tecnologico che possano derivare dalle ricerche stesse per indirizzarli verso start-up e aziende locali.

5.4 Autoimprenditorialità

Una particolare attenzione verrà data al concetto di autoimprenditorialità, ad oggi valida alternativa per i molti segratesi alla ricerca di prima occupazione o di riqualificazione. Verranno creati percorsi di autoimprenditorialità e agevolate le start up con programmi di accompagnamento e di aiuto, anche all’accesso ai finanziamenti.
Potrebbero essere utilizzate aree attualmente in disuso, per creare spazi di lavoro collettivo (coworking) dove fornire locali condivisi a professionisti e start up intervenendo anche con attività di networking con le imprese sul territorio e i cittadini.

5.5 Formazione e sostegni al lavoro

Perdere il lavoro è tra le esperienze più tragiche che possano capitare a una persona. L’amministrazione della città metterà tra le priorità tutti i servizi che possono aiutare i cittadini in cerca di lavoro ad avere le informazioni necessarie a indirizzare la propria ricerca, incluso un servizio di sostegno/affiancamento al cittadino interessato. Nei casi in cui, anche per motivi anagrafici, fosse difficile pensare a percorsi di ricollocamento, si valuteranno percorsi di nuova formazione e progetti di solidarietà rivolti a tutte le imprese, affinché riservino una fetta di lavoro non specializzato da affidare a una cooperativa sociale nella quale potranno inserirsi queste persone.
Rispetto alla piccola imprenditorialità locale, uno sportello dedicato e un’attenta e puntuale attività informativa e promozionale potranno fornire idee e strumenti per il reperimento di finanziamenti e l’accesso a una rete di professionalità con cui interagire.
Una particolare attenzione sarà rivolta al sostegno delle piccole attività artigianali e produttive, per evitare che il territorio si svuoti di tali competenze, all’incentivazione di attività commerciali a carattere locale, alle cooperative sociali.

5.6 Il commercio di prossimità

Viviamo in una città in cui le recenti amministrazioni, secondo il trend generalizzato, hanno promosso quasi unicamente la diffusione delle forme di commercio della Grande Distribuzione Organizzata (supermercati), degli outlet e dei grandi centri commerciali in grado di coniugare la vasta offerta commerciale con l’intrattenimento e una proposta diversificata anche a livello di ristorazione.
Riteniamo, tuttavia, che la presenza di un diffuso commercio di prossimità, dei piccoli commercianti locali, sia un ingrediente fondamentale per la qualità della vita in città, in quanto aumenta la sicurezza e la fiducia dei cittadini, migliora la socialità – soprattutto quella degli anziani – e la familiarità con il proprio territorio. La presenza del commercio di prossimità determina, assieme ai servizi cittadini, la differenza tra un quartiere dormitorio e una città viva.
Intendiamo quindi riprendere e promuovere quanto vi era di buono nel Distretto Urbano del Commercio (DUC), investimento fatto dalla precedente amministrazione grazie a un bando della Regione Lombardia, ma di cui è stato realizzato ben poco. Il DUC abbisogna di un vero e proprio coordinamento permanente, coinvolgendo opportunamente i commercianti, e andrà riorganizzato in quei quartieri in cui è possibile attuarlo.

5.6.1 Mercato dei consumatori e del riciclo

La nuova amministrazione incentiverà, nelle forme regolamentate previste dalla legge, le moderne forme democrazia economica, in particolare un mercato dei consumatori, luogo di consumo consapevole dove i produttori piccoli e medi possano vendere direttamente, senza intermediazioni, ai consumatori, prodotti di filiere trasparenti ottenuti nel rispetto dell’ambiente, della qualità, della salvaguardia della biodiversità e dei ritmi biologici naturali degli animali allevati.
Al mercato dei consumatori potranno affiancarsi altre iniziative particolarmente apprezzabili in tempo di crisi economica e di incremento del numero di persone al di sotto della soglia di povertà, come il mercato del riciclo.

5.7 Wireless

Non ultimo tra gli strumenti utili – per il lavoro, lo studio, l’informazione e una maggiore partecipazione democratica alla vita della città – incrementeremo i punti di connessione wireless (senza fili) gratuita per l’accesso a internet sul territorio comunale.

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