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Segrate, 23 novembre 2017

La notizia è questa: è stata pubblicata la sentenza della Corte dei Conti di Milano relativa al rinvio a giudizio dell'ex sindaco Adriano Alessandrini in merito a una vicenda di spese sostenute con la carta di credito: soprattutto pranzi, in totale 91 tra il 2010 e il 2015.
In dettaglio: 38 conti di ristorante pagati con la carta di credito comunale nel 2010 per un costo totale di 8.766,10 euro. Altre 16 spese in ristoranti per un totale di 4.074 euro nel 2011.
Nel 2012 la carta di credito comunale venne utilizzata dall'ex sindaco per 9 volte, per un totale di 3.137,50 euro. Nel 2013, furono 7 le spese in ristoranti per un totale di 1.810 euro e furono 17 quelle nel corso del 2014 per un totale di 5.765,65 euro.
Infine, nei cinque mesi prima delle elezioni del 2015, sono stati 4 i pranzi in ristoranti segratesi pagati con la carta di credito comunali per un totale di altri € 1613,00.
Oltre ai conti di ristoranti, la Corte dei Conti ha addebitato altre spese conteggiando un totale di oltre 34.000 euro. Cifra che l'ex sindaco e la sua ex dirigente che avvallò le spese sono stati condannati a rimborsare per "un consapevole e volontario aggiramento" delle norme sulla spesa.
La sentenza conferma il giudizio negativo che noi abbiamo sempre dato sulla gestione economica del comune di Segrate durante il quinquennio 2010 - 2015 della gestione Alessandrini. In quegli anni il comune ha speso troppo, portando la spesa corrente a essere molto più alta delle entrate correnti con il ricorso a entrate straordinarie per tamponare i conti. In quegli anni il comune ha speso male, come gli oltre cinque milioni di euro per la faraonica, difettosa e sottoutilizzata nuova caserma della Polizia Locale. In quegli anni il Comune si è riempito di debiti portando le casse comunali al pre-dissesto economico che la nuova amministrazione Micheli deve ora gestire con tagli e sacrifici.
 
La gestione Alessandrini è ormai alle spalle.
Il nuovo sindaco Paolo Micheli ha rinunciato fin dal primo giorno alla carta di credito comunale. Ha venduto la "macchina blu" di rappresentanza. Quando va in trasferta, ad esempio nei numerosi viaggi a Roma per lottare contro i problemi burocratici che ostacolano la realizzazione della Cassanese bis, consuma i pasti in trattoria e se li paga di tasca propria. Ha ridotto di 300.000 € le spese per stipendi e indennità di nomina del sindaco (Giunta Comunale, staff, dirigenti d'incarico sindacale).
Da due anni e mezzo in comune c'è un'aria nuova, un'aria pulita.
Il passato è alle spalle, ora pensiamo a continuare a governare bene la nostra bella città.

Fulvio Cavazzini

Presidente di Segrate Nostra

Categoria: comunicato 2017