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pontegelato20141210 - comunicato stampa

10 dicembre, ore 9 del mattino: i pendolari scendono dal passante a Segrate e si dirigono verso il "Ponte degli Specchietti" per attraversarlo verso le aziende situate a San Felice. Sono parecchie decine ad ogni treno e sono gli utenti tipici del ponte nell'orario di entrata e uscita dal lavoro.

Sono abituati ai disagi nell'ultimo tratto del loro viaggio: la sparizione dell'attraversamento verso San Felice, la scalata del nuovo ponte ciclopedonale sulla Rivoltana, gli ascensori rotti e vandalizzati ogni settimana, le feci di cane sul ponte, e la spazzatura da dribblare.

Ma questa mattina un nuovo elemento rende il loro viaggio impervio: ghiaccio e brina ghiacciata hanno ricoperto il tratto finale della rampa a spirale del ponte.

Se non fosse drammatico ci si potrebbe immaginare una musichetta veloce come nei film di Chaplin: le persone scivolano, inciampano, si aggrappano alla balaustra e si scontrano tra di loro; una mamma con bici a mano su cui porta il proprio bimbo piccolo viene soccorsa da alcuni più cortesi che nonostante la difficoltà le porgono una mano.
La brina è su tutte le rampe di accesso (rettilinee e a chiocciola) e non si può contare sugli ascensori perché entrambi sono rotti.

Le previsioni avevano avvisato dell'arrivo del gelo: allora perché il Comune non ha preventivamente sparso sabbia e sale? In fondo accade tutti gli anni che si formi ghiaccio sul ponte.
Pare non sia ancora arrivato il materiale per mettere in sicurezza il ponte; si vede che in Comune non erano certi che a dicembre arrivasse il freddo quest'anno, e non si sono mossi per tempo.

Ma, in fondo, sono solo i pendolari a usare il ponte nelle ore fredde, nemmeno Segratesi per lo più, e si lamentano poco, non chiamano mai a segnalare il degrado del ponte. Lo subiscono.

Segrate, 10 dicembre 2014

Segrate Nostra

giostrar20141127 - comunicato stampa

Il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare  un regolamento dal titolo antico, quasi ottocentesco: "Regolamento per la concessione e gestione di aree pubbliche per attività dello spettacolo viaggiante".

In effetti è un bel po' che Segrate non ospita circhi o altre attrazioni temporanee, ma che mancasse il regolamento finora nessuno se n'era accorto.

La necessità è emersa quando si è trattato di inaugurare la giostra che dallo scorso agosto attende sul prato in Segrate Centro tra via Roma e Piazza San Francesco di mettersi a girare portando bambini sui cavallini, sul trenino e le automobiline. Luci, musica e piccole dosi di allegria.

La giostra arriva da un accordo tra la Giunta Comunale e lo società EPS che è stata autorizzata a costruire un piccolo centro commerciale (3600 mq) all'interno del Luna Park di Novegro. La convenzione con EPS ha previsto, tra varie altre cose, che EPS posasse e mettesse in funzione una giostra per bambini. L'area era stata indicata a maggio da una delibera di Giunta.

L'inaugurazione della giostra era attesa a settembre per la Festa Cittadina e invece... niente. All'ultimo momento il sindaco si è accorto, o gli è stato segnalato, che il regolamento che consentiva di autorizzare la piccola attività, non c'è, o se ne è persa traccia durante i passati traslochi degli uffici comunali.

Potevano accorgersene prima, vien da dire. Peccato veniale: tutti noi paghiamo prezzi alla complessità storica della nostra legislazione.
Per cui viene proposto il regolamento. A prima lettura, sembra ben pensato: prevede che vengano individuate aree attrezzate, tempi e modi delle attività e per la presentazione delle richieste si prevede chi abbia la precedenza se più giostrai chiedono la stesso spazio per lo stesso periodo.

Ma, nascosta in due articoli, ecco l'eccezione: la Giunta, "per motivato interesse pubblico" può decidere di dare la precedenza anche all'ultimo arrivato.

Chi stabilisce qual è un motivato interesse pubblico? La Giunta stessa. Cosa può fare chi non è d'accordo? Può rivolgersi al TAR e aspettare, senza fretta, una sentenza di secondo o terzo grado.

Il regolamento per gli spettacoli viaggianti non è la cosa più importante del mondo, ma la trasparenza della pubblica amministrazione, lo è, almeno secondo noi.

Basta con le scelte opache, la possibilità di scegliere tra l'amico e l'antipatico, tra chi ti aiuta o chi ti osteggia. La trasparenza della cosa pubblica è senz'altro un modo per far riavvicinare alla politica i molti cittadini delusi ed arrabbiati.

Segrate Nostra ha presentato su questo regolamento alcuni emendamenti. Trasparenti.

Segrate, 27 novembre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra

linate20141117 - comunicato stampa

Il Sindaco di Segrate, che è uno dei vicepresidenti dell'Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani, chiederà al Ministro dei Trasporti di limitare al periodo dell'Expo l'effetto del decreto dell'1 ottobre scorso che, "liberalizzando" i voli di Linate, ha già avuto come risultato lo spostamento di circa 500.000 passeggeri all'anno da Malpensa ai cieli sopra Segrate.

Il Sindaco dovrà anche riferire al Consiglio Comunale quali potranno essere le conseguenze per Segrate in termini d'inquinamento a causa del decreto Linate e dovrà assicurarsi che le centraline di rilevamento acustico già installate siano in grado di monitorare l'aumento di inquinamento acustico che il decreto ministeriale ha già portato e porterà ancor più in futuro.

Questo a Segrate.

Sul fronte Regione Lombardia, spetterà al Presidente Maroni intervenire presso il Governo spiegando che il Consiglio Regionale non vuole che si "sfrutti" di più la capacità di movimento aereo di Linate, soprattutto se ciò avviene a spese di Malpensa.

Questo è il risultato complessivo di due mozioni pressoché identiche presentate contemporaneamente al Consiglio Comunale segratese e al Consiglio Regionale lombardo.

La prima, proposta da Segrate Nostra, firmata anche dal capogruppo del PD, Vito Ancora e, per la maggioranza, da Donati (Lega Nord) e da Zardus (Gruppo misto) è stata votata all'unanimità nel Consiglio Comunale del 13 novembre.

La seconda, presentata dai consiglieri di Patto Civico, primo firmatario e presentatore il nostro Paolo Micheli, è stata approvata dal Consiglio Regionale lombardo il 4 novembre scorso con sessantacinque voti a favore ed uno solo contrario.

Come abbiamo detto meno di un mese fa, annunciando la nostra intenzione di muoverci su quest'argomento, avere un aeroporto sotto casa può essere una comodità per i viaggiatori, è fonte di lavoro e mantiene un importante indotto di servizi ma è anche un pericolo ambientale per tutta la comunità. E' un pericolo quindi per noi segratesi che siamo sotto i decolli e quindi subiamo l'inquinamento acustico che ci accompagna in permanenza e che avvertiamo ogni giorno mentre non percepiamo l'inquinamento atmosferico dovuto al forte consumo di cherosene degli aerei in decollo, ognuno dei quali inquina quanto centinaia di auto non catalizzate.

Continueremo a stare attenti a quei decolli, perché... la salute non ha prezzo.

Segrate, 17 novembre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra

vendesiterreno20141027 - comunicato stampa

In Regione Lombardia è stato presentato un progetto di legge che modifica il testo della principale legge regionale sull'urbanistica. Purtroppo il testo non prevede alcun limite a nuovi consumi di suolo per i prossimi tre anni e introduce addirittura incentivi per le nuove edificazioni.

Sempre dalla Regione arriva però uno spunto interessante: è un parere legale degli uffici regionali alla richiesta di chiarimenti presentata da un consigliere della minoranza.
Una delle domande si riferiva alla possibilità di ri-conversione di un terreno edificabile ad agricolo: "Se un PGT classifica un'area come edificabile, quali diritti mantengono i proprietari se l'Amministrazione Comunale, cambiando in seguito il PGT, riclassifica come agricola un'area a uso residenziale o produttivo?".

La risposta, preceduta da una lunga premessa sulla normativa, sulla giurisprudenza e su pareri di esperti, è stata questa:
"...il contesto pubblicistico nel quale i diritti si pongono non rende gli stessi immuni dal potere di revisione del piano da parte dell'amministrazione, cioè dal c.d. ius superveniens. Vi è sempre infatti la possibilità che una variante modifichi in peius i diritti edificatori o anche li estingua."
Il parere legale di un ufficio regionale non ha la forza di una legge né di una sentenza. Questo parere, riportato alla realtà di Segrate, porta almeno a un paio di considerazioni.

La prima: ciò che il proprietario dell'area considera una "modifica in peius" può essere una modifica "in melius" per la comunità, ossia per i cittadini. E a ciò l'amministrazione  locale dovrebbe tendere. Naturalmente, non sarebbe una scelta a compiersi a cuor leggero, dal momento che la tassazione dell'area edificabile è più alta rispetto a quella di un'area a uso agricolo.

La seconda: una forza politica che alle elezioni comunali della prossima primavera presentasse come parte del proprio programma:
"Noi riporteremmo a verde agricolo tutte le aree del territorio comunale che sarà possibile riclassificare" non fa una proposta velleitaria o rivoluzionaria ma esprime un punto programmatico serio concretamente supportato dal parere di autorevoli esperti legislatori.
Noi nel nostro programma questo punto lo scriveremo.

Segrate, 27 ottobre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra

 

Aerei Air Berlin20141020 - comunicato stampa

Il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, l'1 ottobre scorso ha firmato un decreto che toglie i limiti che dal 2001 contenevano il numero dei voli da e per l'aeroporto di Linate. Il decreto fa riferimento alla necessità di semplificare l'accesso dei viaggiatori comunitari in previsione dell'imminente inizio di Expo 2015. Il Ministro nel comunicare la decisione di firmarlo ha tenuto a rassicurare sostenendo che il decreto non introduce particolari aumenti: rimane il tetto di 18 "movimenti orari" stabilito dall'Enac e non cambiano gli slot (le finestre temporali di decollo).

Nel giro di pochi giorni un primo risultato c'è già stato: due compagnie aeree, Airberlin e Niki, hanno deciso di trasferire otto voli da Malpensa a Linate, che passerà quindi dagli attuali sei milioni di passeggeri annui a probabili sei milioni e mezzo.
Airberlin è una società partecipata da Etihad, la compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti che da agosto possiede il 49% delle azioni di Alitalia.

Probabilmente questo è solo l'inizio. Linate, aeroporto cittadino, è uno scalo che fa gola a molti e non si può escludere che vi saranno altre compagnie che sposteranno voli da Malpensa o ne imposteranno di nuovi, in modo che i voli dall'aerostazione segratese potrebbero raggiungere il massimo dei movimenti attualmente consentiti, cioè 18 l'ora. E noi segratesi siamo sotto i decolli, vittime dell'inquinamento acustico che ci accompagna in permanenza e che avvertiamo ogni giorno, mentre non percepiamo l'inquinamento atmosferico dovuto al forte consumo di cherosene degli aerei in decollo, ognuno dei quali inquina quanto centinaia di auto non catalizzate.

Avere un aeroporto sotto casa può essere una comodità per i viaggiatori ma è un pericolo ambientale per tutta la comunità.
Per questo Segrate Nostra presenta al Consiglio Comunale di Segrate una mozione che chiede al Sindaco e alla Giunta di intervenire perché il decreto del Ministro Lupi abbia un effetto limitato nel tempo, non oltre la durata di Expo 2015, e si torni a una distribuzione dei voli che limiti l'utilizzo del nostro aeroporto.
La salute non ha prezzo.

Segrate, 20 ottobre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra

 

giostra20141013 - comunicato stampa

Caterina e Abdel hanno un bambino di 4 anni, Noah, e una ragazza di 16, Diana.

Vivono in un paese in cui non sempre quanto è rotondo gira. E' il paese in cui alcune rotonde sono diventate oblunghe per migliorare la viabilità, ma non vengono completate da 2 anni, e la visibilità è stata peggiorata da siepi, sì gradevoli ma lì inopportune.

Diana frequenta il liceo del territorio, quando può si muove in bici, apprezza quasi tutte le piste ciclabili cresciute in città in questi anni: si domanda però per quale motivo il nuovo percorso dal centro verso San Felice sia diventato tanto tortuoso, perché non vi siano - messe in sicurezza - delle soluzioni alternative allo scomodo ponte nuovo. E pensa, lei più prudente, al pericolo che corrono i suoi compagni che attraversano la strada a raso, perché in ritardo, per fare prima.

La mamma, nata a Segrate, ricorda come da decenni si parli di "una maggiore unità tra i quartieri" e di "semplificazione dei collegamenti". E nota come il passaggio della BREBEMI fatto così abbia sortito di fatto l'effetto opposto. Un'occasione davvero perduta, pensa, per creare una maggiore unità, una battaglia mai davvero combattuta dagli Amministratori locali con chi di dovere. E pensa anche a quanto è accaduto agli amici che vivono a Tregarezzo.

Caterina e Abdel amano il loro paese, la qualità della vita è forse più alta della media, per essere a poca distanza dalla grande città, e i servizi sono mediamente efficienti. Ma si domandano perché certe scelte amministrative vengano prese con leggerezza di giostra.

Giostra, appunto, come quella che il piccolo Noah quotidianamente da un mese vede recandosi all'asilo con papà, il quale in cuor suo spera che mai aprirà, perché sa che dovrà combattere contro i capricci del figlio che inevitabilmente ogni santo giorno gli chiederà con insistenza di andarci. Abdel pensa che il Luna Park in città ce l'abbiamo, che una giostra per bambini lì nelle vie centrali non era necessaria, che la collocazione sia scorretta e si domanda che ricorrenza ci sia a giustificarla. "Tanto resterà poco", si dice. Pare invece che resterà per 10 anni, da contratto, gli dice un amico informato.

Abdel è impiegato in un Comune del circondario e si chiede se esista anche a Segrate una normativa che regoli questo tipo di strutture. Certo dovrebbe esistere, se han firmato un contratto e alloggiato da tempo la giostra.

Qualcuno gli ha detto che un consigliere comunale di maggioranza è della famiglia che gestisce il Luna Park, la stessa che gestirà quella giostra e, in inverno, una pista da pattinaggio.
"Non è possibile" - pensa - "l'ennesimo conflitto d'interessi. Che tristezza sarebbe...".
Eh già, la politica delle giostre ha le sue regole cicliche. Speriamo che i cittadini vogliano, alle prossime elezioni, scendere da quelle giostre.

Segrate, 13 ottobre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra

 

Cosa è successo

Durante la scorsa estate ai margini della Piazza San Francesco in Segrate Centro, nel piccolo prato che la separa da Via Roma è stata realizzato un grande basamento circolare sul quale, ad agosto, è stata posata una giostra per bambini. Dai primi di settembre, pochi giorni prima della Festa Cittadina, la giostra è stata circondata da un telo di plastica verde e non è ancora entrata in funzione.

giostra2La sua storia inizia nel 2012. Il 4 giugno, poco dopo l'approvazione del PGT, arriva una richiesta di edificazione da parte della EPS, proprietaria dell'area del Luna Park di Novegro. In rapida successione, il 14 giugno una delibera di Giunta accoglie la richiesta stabilendo che si possono costruire all'interno del Luna Park circa 1500 mq di edifici commerciali; il 2 luglio la relativa convenzione viene firmata davanti al notaio; il 19 luglio la Giunta approva il progetto preliminare.

La convenzione del 2012 mette a carico di EPS una serie di prestazioni come l'ingresso al Luna Park scontato per tutti i segratesi e gratis due giorni all'anno per le scolaresche e l'acquisto di due "gonfiabili" da usare tre volte all'anno in manifestazioni comunali.

Il 3 febbraio 2014 l'EPS scrive nuovamente al Comune chiedendo di poter costruire nel Luna Park nuovi edifici per attività commerciali su altri 3600 mq. La Giunta aderisce con la consueta rapidità e il 20 febbraio la proposta viene approvata. La nuova convenzione prevede che EPS si faccia carico di nuove attività di divertimento a prezzi convenzionati e con due giornate all'anno gratuite per i segratesi. Tra queste nuove attività è indicata la giostra per bambini, per la quale il 28 maggio la Giunta indica, con un'altra delibera, la futura collocazione.

 

rotondalavanderie20141006 - comunicato stampa

Chi arriva a Segrate per la Cassanese dalla scorsa estate viene salutato dall'aeroplanino arancione che è stato prestato alla nostra città dall'Aeronautica Militare e che campeggia in mezzo al rondò. Se giriamo intorno al rondò e ci dirigiamo  verso Via Fratelli Cervi e Milano 2, sulla sinistra abbiamo il distributore di carburanti e più avanti la Moschea. Alla destra invece c'è un prato.

Quel prato secondo il PGT approvato nel 2012 è destinato alla "riqualificazione del tratto urbano della Cassanese".

Secondo il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene, il miglior modo per "riqualificare" quel prato è... farci costruire sopra qualcosa.

Non si sa ancora come e quanto: l'unica certezza è che nella delibera che martedì 7 ottobre sarà all'ordine del giorno del Consiglio Comunale segratese c'è in mezzo ad altre operazioni simili una riga che prevede che il comune scambi quei 4700 mq con circa 17000 che si trovano nella zona di Centroparco. Un affare per il Comune? C'è da dubitarne. Quella sulla Cassanese è un'area ben in vista, presso una via di grande traffico, importante dal punto di vista commerciale.
Il Consiglio Comunale dovrebbe votare questa permuta alla cieca, senza sapere ancora in base in quale accordo avvenga questo scambio: non si sa ancora quale sia stata la trattativa con uno dei soliti privati che stanno guadagnando dal PGT fiumi di denaro.

Segrate Nostra non ci sta e deposita un emendamento che chiede di depennare quella riga.
Segrate Nostra chiede chiarezza.

Questa maggioranza che ha dato a Segrate il PGT più cementificatore di tutta la regione tra pochi mesi se ne andrà, finalmente.
Segrate Nostra chiede che quando ci sarà una nuova amministrazione chi arrivi a Segrate possa ancora trovare, sorprendentemente, un prato.

Segrate, 6 ottobre 2014

Gianluca Poldi
Segrate Nostra

 

westfield20140910 - comunicato stampa

Il "Westfield Milan" aprirà forse nel 2017, ma avrà ricadute sulla nostra città molto prima: fin da quando inizieranno i lavori di realizzazione di quest'opera che si candida ad essere il più grande centro commerciale d'Europa per estensione, ricettività e posti parcheggio.
Quest'estate la multinazionale australiana Westfield si è ancor più concretamente impegnata nel progetto: ha infatti presentato alla Provincia di Milano la fideiussione di 123 milioni prevista dal piano viabilità e si è impegnata ad acquistare dall'imprenditore italiano Percassi un'altra rilevante quota societaria, arrivando ora a controllare il 75% dell'intera operazione.
Sempre quest'estate è stato depositato in Regione il progetto per la Valutazione di Impatto Ambientale; in esso abbiamo letto le prime indicazioni concrete che non solo non ci hanno convinto, ma che si sono rivelate fonte di nuove preoccupazioni.
Il Westfield porterà a Segrate un grosso investimento, sarà certamente una grande possibilità occupazionale e quasi certamente sarà frequentato dalla maggior parte dei segratesi. Soldi arriveranno anche alle casse comunali come entrate straordinarie durante la costruzione e  come tasse varie quando sarà funzionante.
Dovrebbe addirittura permettere la realizzazione della nuova viabilità "speciale" così da togliere un bel po' di traffico di attraversamento dall'attuale Cassanese.
Ma tutto questo avrà un prezzo: un prezzo sull'economia di Segrate e sul suo territorio.
Secondo affermazioni di stampa il Westfield punta a diventare un centro commerciale di alta qualità con nomi internazionali del "lusso".
E' evidente che i soldi che verranno spesi qui non saranno più spesi altrove e molte aree commerciali degli immediati dintorni ne soffriranno: i posti del lavoro in più al Westfield saranno, almeno in parte, posti di lavoro in meno nelle vicinanze. Il futuro occupazionale del nostro territorio è sicuramente in gioco e su questo la classe politica locale deve e dovrà vigilare e dove possibile intervenire e farsi valere.
Segrate inoltre rischia di pagare un prezzo assai alto anche in campo ambientale.
Ogni giorno è previsto l'afflusso di migliaia di auto dei clienti, oltre a quelle del personale occupato ed i mezzi impiegati per il trasporto delle merci. La nuova Cassanese intercetterà, come detto, buona parte del traffico di passaggio, ma altro e nuovo se ne creerà tra la tangenziale Est e il centro commerciale.
Quindi aumento dell'inquinamento dell'aria oltre a maggiore consumo di energia (con corrispondente rilascio di calore in atmosfera), aumento di rifiuti e di consumo di acqua di falda.
Una prima importantissima occasione per intervenire sui problemi ambientali è stata, tra luglio e agosto, l'avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto con la possibilità aperta a tutti di presentare osservazioni.
Segrate Nostra l'ha fatto presentando nove osservazioni: sul bilancio energetico e quello di produzione di CO2, sulla sostenibilità economica, sulla centrale di cogenerazione, sulle piste ciclabili, sul rispetto delle norme regionali sulla forestazione e perfino sul controllo della presenza di zanzare nelle nuove zone umide e laghetti che saranno realizzati.
Tematiche queste su cui ci auguriamo che anche in Regione si facciano approfondimenti e riflessioni così da tutelare al massimo la salute ed il territorio della nostra Segrate.

Segrate, 10 settembre 2014

Segrate Nostra

20140722 - comunicato stampa

Domani, 23 luglio, alla presenza di Matteo Renzi, Roberto Maroni e molti altri, sarà inaugurata la BreBeMi.

Come spesso capita, l’inaugurazione ufficiale viene fatta a lavori ancora da completare: sull’autostrada, ad esempio, non ci sono ancora distributori di benzina e soprattutto, per quel che ci riguarda, i lavori su Cassanese e Rivoltana sono ancora incompleti.
Per la Rivoltana è prevista un’apertura al traffico del tracciato fino a Tregarezzo con le rifiniture e le opere minori da completare, mentre sulla Cassanese è prevista l’apertura di una sola “canna” della galleria di Pioltello ed anche qui sono previsti altri sei mesi di opere di rifiniture.

Ma il problema maggiore, e ormai se ne stanno accorgendo tutti, è l’imbuto di Segrate, dove sulla Rivoltana manca la sistemazione del tratto Tregarezzo-Linate e sulla Cassanese, in attesa della mitica tangenzialina, tra i prolungamenti della BreBeMi e Milano l’unico passaggio è quello in mezzo alle nostre case.

Qualche giorno fa un periodico locale ha chiesto all’assessore Lazzari come mai Pioltello ha ottenuto l’interramento mentre Segrate si troverà attraversata dal traffico della BreBeMi ancora per chissà quanti anni. Lazzari ha così risposto: “Al momento del tavolo della BreBeMi il tratto ora affidato a Westfield era preposto al progetto dell’intermodale. Non abbiamo avuto voce in capitolo.”

Il fatto è che Pioltello, grazie ad un’amministrazione determinata, fin dal 2005 è riuscita a far inserire l’interramento (costo: 26,5 milioni di euro) nel progetto.

A noi rimangono il traffico e le scuse.

Segrate, 22 luglio 2014

Segrate Nostra

 

20140706 comunicato stampa

20140705daviaFermi c rLo scorso 19 giugno il TAR ha esaminato per la prima volta il ricorso presentato da cinquanta segratesi con Legambiente Lombardia e WWF Martesana contro il PGT e la cementificazione del Golfo Agricolo.

Durante il dibattito, l'avvocato della società Europa 2000 (famiglia Cantoni) ha sostenuto che nel Golfo l'attività agricola è ormai dismessa e che quindi l'area non può essere danneggiata da edificazioni; ha poi ricordato che la società ha già speso molti soldi per il "preverdissement" (aree alberate da realizzare prima delle edificazioni) che sta dando all'area l'aspetto del futuro parco urbano.

Il Golfo è sotto gli occhi di tutti i segratesi che transitano sulla Cassanese e quel che si vede non è per niente quello che dice l'avvocato.
Proprio in queste settimane, buona parte del terreno è stato coltivato nuovamente a granoturco mentre le pianticelle che dovrebbero costituire il preverdissement sono in buona parte striminzite o rinsecchite.

Il TAR intanto ha deciso che il contenuto del ricorso merita un esame approfondito e immediato: per questo ci sarà un'udienza pubblica il prossimo 23 ottobre, cioè poco dopo la pausa estiva.
Sarà un appuntamento importante anche se probabilmente non l'ultimo del ricorso "no al cemento sul Golfo".

Sono due quindi le strade ancora aperte per i segratesi che vogliono evitare che l'ultima grande area a vocazione agricola di Segrate sia definitivamente urbanizzata.

La prima è portare una nuova maggioranza a guidare la nostra città nelle elezioni della prossima primavera.

La seconda è continuare a sostenere il Comitato Golfo Agricolo che si sta facendo carico dell'impegno, anche economico, del ricorso al TAR per impedire che l'attuale maggioranza, sia pur disgregata e sbandata, provochi con qualche ultimo colpo di coda, dei danni irreparabili al nostro territorio.20140705daviaFermi sud r

Sostieni anche tu il ricorso al TAR firmato da WWF Martesana, Legambiente Lombardia e da cinquanta segratesi per salvare Golfo Agricolo e prati adiacenti.
Versa un contributo sul c/c intestato a Vezzoni Paolo - IBAN: IT86H0340201601000000003166.

Segrate, 6 luglio 2014

Segrate Nostra