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ghostbike rSegrate, 10 ottobre 2015

Il 6 ottobre 2014 moriva Hilda, travolta e uccisa da un camion mentre si recava al lavoro in bici. Sul luogo della tragedia, all'uscita dalla Brebemi a Segrate in direzione Milano nei pressi della rotatoria di San Felice, ha fatto la sua comparsa una ghost bike. La bici fantasma è dipinta completamente di bianco, legata a un palo e accompagnata da una piccola targa commemorativa. Serve da monito a chi transita da quelle parti e costituisce un grido silenzioso a sostegno del diritto dei ciclisti di viaggiare in sicurezza.

Dopo la morte di Hilda, è stato realizzato un attraversamento ciclo-pedonale regolato da un semaforo a chiamata. Ma certo non è abbastanza per rendere la nostra città "amica dei ciclisti".

Occorre una pianificazione, una visione globale del fabbisogno di mobilità. In un'area urbana congestionata, è opportuno incrementare l'offerta e la capacità di trasporto di sistemi competitivi e alternativi all'auto. Tra i benefici di interesse comune che si possono conseguire vi sono la riduzione della congestione del traffico automobilistico, la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico, la riduzione dei consumi energetici. Tra i benefici personali immediati, semplicemente, la libertà di muoversi.

Come stanno facendo altri enti (non tantissimi) il Comune di Segrate deve dotarsi di un Piano della Ciclabilità. Lo scopo primario è garantire ai ciclisti percorsi sicuri. La bicicletta è una forma di mobilità vulnerabile ed esposta a rischi. Se viaggiare in bici è pericoloso, perché scegliere la bicicletta?

Completare una rete ciclabile sicura ed efficace è un obiettivo alla nostra portata. La Giunta regionale ha recentemente stanziato 20 milioni di euro per finanziare interventi a favore della mobilità ciclistica in abbinamento al trasporto pubblico. Al bando possono partecipare comuni che presentino progetti per completare e collegare il sistema della rete ciclabile locale a quella di livello regionale e alle fermate/stazioni del trasporto pubblico. Tra le spese ammesse al finanziamento vi sono gli oneri per la messa in sicurezza di percorsi, quelli per la segnaletica e l'illuminazione nonché la creazione di ciclo parcheggi automatici, velostazioni (i parcheggi per biciclette dotati di servizi gratuiti o anche a pagamento) e stazioni di bike sharing, dove proporre anche bici a pedalata assistita.

Segrate presenta alcuni requisiti necessari per poter accedere al bando. Ha una stazione ferroviaria dove transitano le linee S5 (Varese - Treviglio) e S6 (Novara - Treviglio) ed è attraversata dal Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 15.
Il PCIR 15 inizia in provincia di Lecco e scende verso sud lungo la valle del Lambro; a Cologno Monzese s'inserisce nel PCIR 9 Navigli fino a Vimodrone da dove va ad attraversare il nostro territorio comunale fino a Peschiera per poi diramarsi fino a raggiungere le abbazie di Viboldone, Chiaravalle e Mirasole.

A Segrate potrebbero mancare requisiti importanti per partecipare al bando. Ad esempio non ha un Piano Urbano della Mobilità, mentre il Piano Urbano del Traffico è un po' datato perché risale al 2007, non è più stato aggiornato e le piste ciclabili vi rivestivano un ruolo del tutto secondario. Il progetto per la mobilità ciclistica, inoltre, dev'essere inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche in approvazione in questi giorni in giunta.

Seppur in tempi ristretti, possiamo porre rimedio.
La scadenza per iscriversi al bando è il 22 dicembre. Cerchiamo di non perdere quest'occasione.

Roberta Menegatti
Segrate Nostra

Categoria: comunicato 2015